Regime forfettario e lavoro dipendente

Regime forfettario e lavoro dipendente

Le domande che vengono poste di più ad un commercialista sul Regime forfettario e lavoro dipendente sono:

  • Faccio il dipendente, posso aprire partita iva?
  • Posso entrare nel regime forfettario anche se ho redditi da lavoro dipendente e/o ho una pensione?

Regime forfettario e lavoro dipendente

Chi ha sempre svolto prestazioni con un contratto da lavoro dipendente ovviamente non ha dimestichezza con il mondo professionale e quindi della partita IVA. Cerco ora di togliere qualche dubbio a chi fosse intenzionato ad aprire partita IVA pur avendo un contratto di lavoro dipendente (n.b. non cambia nulla tra lavoro a tempo determinato, indeterminato e pensione: anche quest’ultima è assimilabile al lavoro dipendente).

Nel 2016 vi è stata una modifica importante in merito, cosa non prevista dalla precedente formulazione della disciplina del 2015 (anni in cui è nato il regime forfettario nel governo Renzi), ovvero:

  • Possono beneficiare del regime forfettario coloro che nell’anno precedente non hanno percepito redditi da lavoro dipendente (determinato o indeterminato) e/o redditi assimilati a quelli da lavoro dipendente (es. pensione, cococo, cocopro, apprendistato ecc.) superiori a 30.000 euro. Es. redditi da lavoro dipendente 20.000, redditi da pensione 15.000, il totale è di 35.000 euro totali: NON si può aprire partita IVA in regime forfettario. Si deve aprire partita IVA in regime ordinario. Es. ho solo redditi da lavoro dipendente, o solo di pensione, o solo di cococo sotto i 30.000 euro: posso aprire partita iva in regime forfettario.

Andiamo ad esaminare ora un pò più nello specifico la disciplina del Regime forfettario e lavoro dipendente.

Regime forfettario e Dipendente Pubblico

Se sei un dipendente pubblico con partita Iva nel forfettario, devi possedere l’autorizzazione dall’Amministrazione per la quale lavori a condizione che:

  • non interferisca con l’impiego pubblico;
  • non esista conflitto di interessi con la Pubblica Amministrazione;
  • il lavoro autonomo sia svolto fuori dall’orario di lavoro.

Regime forfettario e Dipendente Privato

Se  sei un dipendente privato, non hai nessun obbligo verso il tuo datore di lavoro, a meno che non vi sia indicata in contratto una clausola ostativa e che vieta specificamente l’apertura della partita IVA o altre preclusioni: attenzione però, sia ben chiaro, è un divieto imposto da un contratto tra le parti, non è vietata dalla legge.

La mancata osservanza dell’obbligo di fedeltà o della incompatibilità disciplinata dal contratto di lavoro potrebbe portare al licenziamento e risarcimento danni.

La legge tutela il datore di lavoro solo quando vi sia concorrenza tra il lavoro svolto come dipendente e quello a partita Iva. In altri termini la partita Iva del dipendente non deve interferire con gli obblighi di fedeltà che lo stesso ha nei confronti del suo datore di lavoro.

Si ricorda comunque che un dipendente privato può aprire una partita Iva, come ditta individuale o società o come libero professionista.

Regime Forfettario: COMMERCIANTI E LIBERI PROFESSIONISTI NEL REGIME FORFETTARIO

Ti ricordiamo che i dipendenti che svolgono un’attività con la partita Iva, non soggiacciono alle regole contributive a cui sono soggetti invece coloro che svolgono attività imprenditoriale con carattere prevalente.
I dipendenti sono coperti da una propria posizione contributiva e tale presupposto li rende esenti dal versamento di una doppia contribuzione.
Anche per i liberi professionisti vigono delle norme specifiche.
Mentre non vi sono deroghe migliorative per i professionisti con cassa di previdenza.
I dipendenti che sono liberi professionisti iscritti alla gestione separata hanno un modesta riduzione del carico contributivo.
I dipendenti  liberi professionisti iscritti alle gestione separata, potranno godere di una riduzione dell’aliquota dal 25,72% al 24%.

Se volete una buona risposta con esempi esaustivi in merito al Regime Forfettario e Lavoro Dipendete andate su questo link