STARTUP e NEWCO INNOVATIVE

COMMERCIALISTA STARTUP E NEWCO INNOVATIVEStartup Innovative

Servizi Smart in 48h di Commercialista StartUp e Newco Innovative. Quick consulting su piano di fattibilità (business plan), tipologia societaria, finanziamenti. Contenuto innovativo di ricerca e sviluppo e privativa industriale. Assistenza in rapporti con banche e costituzione società. Tenuta della contabilità Smart con software di ultima generazione.

La sezione Startup Innovative è rivolta a tutti coloro che necessitano della consulenza per l’avvio di una attività d’impresa o professionale. Il primo colloquio conoscitivo è gratuito sia che avvenga tramite skype, che tramite chat, telefono o di persona.

Dall’esperienza personale tanti brillanti giovani sognano (giustamente!) il risultato finale della loro idea ma non vedono il suo piano di fattibilità. In un buon progetto d’investimento il risultato finale è il frutto raccolto, il piano di fattibilità il mezzo con cui lo raccolgo. Il punto è: chi sa realmente cos’è un piano di fattibilità?

Che cos’è il piano di fattibilità delle StartUp Innovative?

Per rimanere in tema della metafora poc’anzi utilizzata, per piano di fattibilità possiamo definire la scala che voglio costruire per arrivare in cima all’albero. E’ vero, posso arrivarci arrampicandomi. E’ altrettanto vero che ci sono storie di realtà minuscole che hanno incominciato arrampicandosi e poi sono diventate giganti. Però se non costruisci una scala subito prima o poi dall’albero cadi. E nella remota ipotesi in cui gli alberi aumentino? Puoi raccogliere la prima mela, la seconda, la terza arrampicandoti ma ad un certo punto le mele da raccogliere diventeranno talmente tante che nemmeno la scala può bastare. Ma se non hai imparato a costruire una scala di legno per salire su un albero figuriamoci come potrai costruire una scala snodata in materiale super leggero e resistente o addirittura un macchinario. E allora tocca compararla esternamente a prezzi altissimi.

Questa scala di legno che si deve costruire non è altro che il Business Plan. Prendendo le misure di chi ci deve salire, le misure dell’albero, individuando la qualità e la posizione della mela da raccogliere (magari nemmeno con una scala ci si può arrivare!), la distanza tra i gradini ecc., si costruisce la propria scala su misura. Il piano di fattibilità è il percorso che mi prefiggo e la scelta dei miei mezzi per raggiungere l’obiettivo finale del mio sogno.

L’alta mortalità delle Startup Innovative

Sembra banale ciò che sto dicendo ma un corretto piano di fattibilità mette subito in chiaro i difetti del proprio sogno. Un buon business plan (che non significa complesso!) mette subito in chiaro se l’idea embrionale è destinata all’aborto. Ci sarà pur un motivo se su scala nazionale le StartUp (Newco innovative) che riescono a sopravvivere sono solo il 5% (addirittura il 2% su scala mondiale)!

I motivi di fallimenti più comuni sono (dei primi due al lettore lo studio e la ricerca, su Internet se ne trovano davvero tantissimi di articoli validi):

  1. di ordine organizzativo (il team non è stato capace di organizzarsi in modo efficace ed efficiente);
  2. di ordine attitudinale (i singoli non avevano le capacità di sviluppare l’idea in concreto sulle diverse linee d’azione individuate preventivamente);
  3. sottovalutazione della gestione amministrativa. A mio avviso in ambito pratico questo è uno scoglio spesso insormontabile per i startupper. Una cattiva amministrazione mista alla già più che sufficiente burocrazia diventa una barriera sia in ingresso che in uscita nel mondo delle c.d. partite Iva. Spesso queste due si dimostrano i motivi di messa in liquidazione della nuova realtà già nell’arco dei primi due anni.

I casi più frequenti di startup che chiudono entro due anni:

trattasi delle realtà che si costituiscono per sviluppare in forma d’impresa le applicazioni destinate ai vari store di Apple o di Google. Spesso queste sono portate avanti scegliendo la forma d’impresa oggi senz’altro meno onerosa e forse più comoda, ovvero la SRLS (società a responsabilità limitata semplificata). Distruggiamo subito un mito: l’unica cosa che ha di semplificato la SRLS è la costituzione. Oggi, in teoria, addirittura i soci stessi possono costituirla senza presentarsi davanti al notaio. Dico in teoria poiché esiste il Decreto 17 febbraio 2016 che ha inquadrato la disciplina ma ad oggi non esistono software del ministero per poterlo fare: siamo ancora in fase di aggiornamento.

Le SRLS e Startup Innovative hanno le stesse complessità di una SRL, anzi…:

liquidazioni iva periodiche, spesometro, intrastat, comunicazioni obbligatorie quali beni ai soci o blacklist ecc, per poi arrivare ai bilanci, dichiarazione iva, irap, dei redditi ecc. sono solo alcuni degli adempimenti obbligatori a cui deve far fronte il Commercialista Startup e NewCo innovative. Anzi… se consideriamo che le Newco innovative hanno ulteriori adempimenti poiché iscritte alla sezione speciale della Camera di Commercio, la gestione diventa così più complessa.

L’impatto per il giovane startupper è sicuramente sconcertante: ma tanto è! Questa è l’Italia e queste sono le nostre leggi.

Questa sezione Startup Innovative non vuole spaventarvi ma aiutarvi a capire meglio la vostra realtà.

Ad appesantire ulteriormente la questione sulla gestione amministrativa ci pensa poi la Prima Nota. Per Prima Nota si intendono le registrazioni giornaliere dei movimenti contabili della società (fatture emesse, ricevute e corrispettivi). Tutto ciò deve coincidere al centesimo con la Prima Nota della Banca. Cioè tutti i movimenti del conto corrente, di PayPal della carta di credito devono tornare al centesimo con  fornitori e clienti.

Queste scritture contabili oggi vengono comunque generate a mano. Soprattutto in fase di avvio. Non vedo altrimenti fino a quando non sarà obbligatoria la fatturazione elettronica per tutti. Creare un buon software interno che sia anche integrato con quello del proprio commercialista comporta tempo ed investimenti in denaro. Utilizzare quelli già offerti nel mercato significa dover irrigidirsi su aspetti gestionali: cosa mai gradita ai giovani startupper e costi non accessibili a tutti.

Avere un quadro complessivo della gestione amministrativa significa in primo luogo capire la fattibilità del progetto:

Costa la gestione amministrativa (soprattutto in tempo) e costa anche il commercialista (è complessa l’attività di una NewCo innovativa in forma societaria). Però una buona gestione amministrativa crea sempre le basi per un solido futuro. Più i founders capiscono questo e meno difficoltà avranno domani a capire lo stato di salute della propria azienda.

Secondo me occorre prima capire l’obiettivo, la concretezza dell’idea (cosiddetto piano di fattibilità) e poi eventualmente solo dopo costituirsi in forma d’impresa. Prima, infatti, ci sono un mare di opportunità da valutare. Dalle prestazioni occasionali alla Ditta Individuale, dall’apertura della partita iva come professionista ad una società di persone.

Il consiglio è:

chiedete sempre un colloquio con un professionista magari uno specializzato Commercialista Startup e NewCo innovative. A proposito: gli Ordini professionali servono proprio a tutelare voi. Non seguite mode, non seguite l’amico, la mamma o il papà. Seguite il vostro istinto e la vostra idea che è meglio che venga prima valutata anche da un Dottore Commercialista iscritto al relativo Albo.

L’attività di Commercialista Startup Innovative si focalizza nei seguenti campi:

– Analisi fattibilità del progetto e dell’eventuale contenuto innovativo;

– Verifica requisiti per Startup innovativa: spese R&S, qualifica soci e/o dipendenti, brevetti, marchi, privativa industriale;

– Scelta tipologia societaria: SRLS, SRL, SPA;

– Atto costitutivo/Statuto;

– Apertura attività: adempimenti iniziali (fiscali e amministrativi);

– Predisposizione e deposito pratiche Iva, Camera Commercio (CCIAA), Inps, Inail;

– Valutazione periodica e comunicazione requisiti STARTUP in CCIAA;

– Tenuta contabilità ordinaria;

– Liquidazione Iva periodiche;

– Modelli dichiarativi (Unico, Iva, Irap, Intrastat, Black list, Beni e finanziamento ai soci, clienti/forntiori);

– Redazione modelli F24;

– Redazione bilancio d’esercizio e adempimenti annessi;

– Assistenza per fruizione di incentivi, crediti d’imposta, finanziamenti in conto capitale, a fondo perduto;

– Assistenza rapporti con banche;

– Monitoraggio dei conti correnti e dei affidamenti.